06/07/2022

Gobbo della Giamaica – Gambero della California

By Agriambiente - Ferrara

Entro il 31 agosto 2019 era obbligatorio denunciare da parte di privati il possesso di animali esotici inseriti nella lista ufficiale delle specie esotiche invasive di interesse Unionale di cui vige l’obbligo di denunciarne la detenzione.

In base al Reg. UE 1143/2014 – Reg. di esecuzione (UE) 2016/1141 – Reg. di esecuzione (UE) 2017/1263 (aggiornato al 26/04/2019) iniziamo a trattare gli animali inclusi, per renderli più facilmente identificabili.

Gobbo della Giamaica

Ruddy Duck at Whipsnade Zoo.jpg

Il gobbo della Giamaica (Oxyura jamaicensis Gmelin, 1789) è una specie di piccola anatra tuffatrice originaria delle Americhe. I maschi adulti di Oxyura jamaicensis hanno il corpo rosso ruggine, becco azzurro e muso bianco, con la parte superiore nera; le femmine adulte presentano invece un corpo grigio-marrone, muso grigiastro e becco scuro, con capo e guance striati. Le zampe di quest’anatra si trovano in una posizione molto arretrata rispetto al corpo dell’animale, per questo motivo cammina in modo goffo e nemmeno nel volo eccelle, in caso di pericolo preferisce dileguarsi a nuoto, immergersi o nascondersi nella vegetazione, in compenso sa nuotare agevolmente sott’acqua, si tuffa con estrema facilità e durante le immersioni utilizza come pinne per avanzare le zampe palmate mentre le ali rimangono chiuse.

Per spiccare il volo batte velocemente le ali correndo sulla superficie dell’acqua. Principalmente, la dieta dell’Oxyura jamaicensis prevede semi e radici di piante acquatiche, insetti palustri e crostacei. L’habitat caratteristico dell’Oxyura jamaicensis sono i laghi paludosi e gli stagni del Nord America, Sud America e delle Ande. Nidifica nella fitta vegetazione delle paludi, in prossimità dell’acqua, due volte all’anno. A causa di alcune fughe di esemplari da collezioni di uccelli selvatici, l’Oxyura jamaicensis si è ora stabilita anche in Gran Bretagna, da cui si è poi diffusa considerevolmente in Europa, soprattutto in Spagna, la sua ibridazione con il già raro gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala) ha determinato una forte diminuzione del numero di esemplari di quest’ultimo, portandolo in certe zone quasi sull’orlo dell’estinzione.

Gambero della California

Signal crayfish Pacifastacus leniusculus.JPG

Pacifastacus leniusculus (Dana, 1852), Gambero di fiume americano noto anche come Gambero californiano o Gambero segnalatore o Gambero dal segnale, (Signal crayfish in inglese, Écrevisse signal in francese, Cangrejo señal o Cangrejo del Pacífico in spagnolo) è un tipo di gambero di acqua dolce molto diffuso nel Nordamerica, mentre in Europa è una specie aliena. Con i suoi 12 cm (femmine, 16 cm per i maschi) di lunghezza è simile al gambero di fiume. I maschi, il cui peso può arrivare fino a 200 grammi, sono non solo più grossi ma anche decisamente più pesanti delle femmine, il cui peso non supera gli 80 grammi; inoltre possiedono chele più grandi. La durata della vita dell’animale va dai 7 ai 10 anni. Il carapace del Signal crayfish è liscio ed al contrario di quello del gambero di fiume non porta spine. Il colore di fondo è marrone, tendente all’oliva. La parte superiore delle ganasce delle chele all’articolazione porta una macchia biancastra, che ne contraddistingue la specie e ne ha anche determinato la denominazione.

Il lato inferiore delle chele è rosso e funge, con l’apertura, come colore di avvertimento. l suo allevamento in stagni o laghetti non è consigliabile: esso può uscirne e percorrere sul terreno fino a 2 km alla ricerca di un altro corso d’acqua. Nel 1960 la decimazione dei gamberi di fiume europei, provocata da un’epidemia causata dall’Oomycota, l’Aphanomyces astaci, ha determinato la sua importazione in Europa (Svezia e Finlandia) come specie aliena, per riempire i vuoti lasciati da quelli nell’ecosistema. Tuttavia allora non ci si rese conto che il signal crayfish era un portatore sano della malattia epidemica. Tutte le specie americane portano l’infezione ma essa è letale solo per quelle che sono particolarmente deboli; per le specie europee il contagio fu fatale. È una specie dominante e si ritiene che la sua introduzione in California nel XIX secolo abbia determinato la scomparsa del Pacifastacus nigrescens (o sooty crayfish) e stia minacciando l’esistenza del Pacifastacus fortis. Il signal crayfish è ora la specie aliena più diffusa in Europa, distribuita dalla Finlandia alla Gran Bretagna e dalla Spagna alla Grecia.

Fonte: Wikipedia

In fine ricordiamo che la denuncia di possesso è obbligatoria ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 230, che adegua la normativa nazionale al regolamento (UE) n. 1143/2014 sulle specie esotiche invasive; queste, infatti, con l’entrata in vigore del decreto, non possono essere detenute, allevate, commercializzate, cedute, scambiate, o poste in condizione di riprodursi e nemmeno rilasciate in ambiente. I possessori di animali da compagnia appartenenti a specie esotiche invasive, non utilizzati a scopo commerciale, possono continuare a custodirli fino a fine vita a condizione di denunciarne il possesso al Ministero dell’Ambiente entro i termini stabiliti dal decreto e di adottare opportune misure per impedire la fuga degli animali e per impedirne la riproduzione. Per la denuncia basta compilare, con l’eventuale aiuto del proprio veterinario, il modulo (937.13 KB) e inviarlo al Ministero dell’Ambiente. L’attestazione dell’invio, tramite PEC, fax o raccomandata, autorizza automaticamente il proprietario a continuare a detenere il proprio animale da compagnia. La ricevuta della PEC, fax o raccomandata attesta l’avvenuta denuncia.

Da: Regione Emilia Romagna