05/05/2021

Plastica e polistirolo lungo il Po a Porporana

By Agriambiente - Ferrara

Quest’anno, per la prima volta, la quantità e la composizione dei rifiuti lungo i fiumi della provincia è stata oggetto di monitoraggio da parte dei volontari di Legambiente Ferrara che, assieme alle Guardie Ecologiche Volontarie del nucleo di Ferrara e ad alcuni rappresentanti dell’associazione Area, si sono dati appuntamento domenica 2 maggio in un’area golenale del Po, presso il Bosco di Porporana.

Partendo dalla consapevolezza che i rifiuti antropici rappresentano una seria minaccia per gli ecosistemi marini ma anche per numerosi settori economici (come ad esempio la pesca, la navigazione ed il turismo, naturalistico e non) e che i fiumi costituiscono collettori naturali, raccogliendo i rifiuti nel proprio bacino per poi immetterli in mare con il proprio deflusso, i volontari si sono organizzati mettendo in atto un grande lavoro collettivo di raccolta dei rifiuti e, successivamente, di attento censimento e classificazione.

Il campionamento effettuato ha permesso di evidenziare una presenza allarmante di frammenti, anche piccolissimi, di polistirene (c.d. polistirolo), oltre che delle ormai ordinarie bottiglie in plastica fossile.

“I progetti di Citizen Science, come quello svolto – afferma il circolo di Legambiente di Ferrara, il Raggio Verde -, permettono di coinvolgere attivamente i cittadini, offrendo al contempo uno strumento di raccolta di grandi volumi di dati con una notevole copertura temporo/spaziale. L’obiettivo è evidentemente quello di identificare le cause dell’inquinamento fluviale, per proporre interventi diretti allo smaltimento dei rifiuti esistenti e, soprattutto, a ridurre gli input inquinanti futuri”.

In particolare, l’indagine condotta da Legambiente ha come obiettivo “quello di conoscere lo stato di inquinamento degli alvei e degli argini dei fiumi italiani, effettuando dettagliati monitoraggi qualitativi e quantitativi dei macro-rifiuti presenti, in modo da indurre la cittadinanza ed i decisori politici ad individuare soluzioni che ci permettano di conformarci pienamente alla direttiva (UE) 2019/904, in materia di Single Use Plastics (SUP), e ad una sempre maggiore riduzione dei rifiuti plastici”.

Da: Estense.com